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Filtri sottolavello per acqua di rubinetto: come si installa, come funziona.

L’acqua del rubinetto è buona e sicura. Lo abbiamo detto diverse volte. Gi acquedotti sono obbligati a fornire acqua sulla base di controlli severi e continui nel tempo.

Come definito dal DM 14 giugno 2017, infatti, sono state introdotte delle misure relative al controllo della qualità dell’acqua destinata a consumo umano, recependo così la direttiva (UE) 2015/1787.

Queste modifiche si suddividono in 4 parti fondamentali:

Parte 1: è relativa alla predisposizione di programmi di controllo delle acque destinate al consumo umano per verificare l’efficacia delle misure di contenimento dei rischi per la salute umana in tutta la filiera e la salubrità dell’acqua.

Parte 2: è relativa ai parametri da ricercare e alle frequenze dei campionamenti. Con le ultime disposizioni, i controlli devono essere condotti sull’intera filiera e l’ispezione deve riguardare tutte le apparecchiature e infrastrutture per la captazione, il trattamento, lo stoccaggio e la distribuzione dell’acqua. 

Per quanto riguarda, invece, la frequenza dei campionamenti, le nuove disposizioni precisano che i programmi devono essere riesaminati ogni cinque anni.

Parte 3: è relativa alla valutazione del rischio con implementazione di un’analisi del rischio e con la messa a punto di un Documento di Valutazione del Rischio che assicuri che l’acqua consumata sia sicura nel tempo.

Il documento deve essere sviluppato per ogni sistema idrico da tutti gli acquedotti e deve tenere in considerazione obiettivi come prevenire o ridurre la contaminazione delle risorse idriche; ridurre ed eliminare la contaminazione delle acque attraverso i trattamenti opportuni; prevenire la contaminazione durante raccolta, distribuzione e manipolazione dell’acqua potabile

Parte 4: relativa ai metodi e ai punti di campionamento.

Insomma, l’acqua del rubinetto è controllata costantemente e sicura. Tuttavia, per migliorarne ulteriormente la qualità e per evitare il deposito di sedimenti e calcare al punto d’uso possiamo valutare l’installazione di filtri da sottolavello per il rubinetto.

 

Come funziona un filtro da sottolavello

 I filtri da sottolavello sono, dunque, una soluzione pratica ed economica per avere acqua dal rubinetto buona e priva di sedimenti, sapori ed odori indesiderati.

Questo genere di filtri è composto da carbone attivo, materiale ideale per abbattere odori e sapori indesiderati oltre ad assorbire il cloro. Ci sono, tuttavia delle differenze fra filtri.

I filtri si dividono tra:

  • filtri a carbone attivo
  • filtri a carbone attivo argentizzato

I filtri a carbone attivo sono delle cartucce al cui interno è presente, oltre ad una membrana filtrante che può andare da 0,1 micron a 5 micron, un carbone attivo, che può essere un carbon block o un carbone attivo granulare. Questo genere di filtro è in grado di abbattere la sedimentazione,  cloro, muffe, alghe, odori e sapori indesiderati.

I filtri a carbone attivo argentizzato, oltre alle caratteristiche appena descritte, ha una funzione batteriostatica data dai sali d’argento. L’argento, infatti, impedisce la proliferazione batterica all’interno del filtro, una ulteriore garanzia per la salubrità dell’acqua che beviamo.

Esistono altre tipologie di filtri da sottolavello adatti a specifiche problematiche, come il filtro anticalcare da sottolavello oppure i filtri per l’abbattimenti di arsenico o nitrati.

Una importante novità riguardante i filtri è data dalla nuova tecnologia al grafene.

I filtri acqua al grafene associano il classico lavoro svolto dal carbone attivo ad un nuovo materiale, il CANAM, un materiale nanostrutturato di atomi di carbonio in grado di trattenere inquinanti e sostanze indesiderate senza alterare le caratteristiche organolettiche dell’acqua.

Perché tutto il necessario per una corretta installazione sia presente, generalmente viene venduto il kit completo del filtro da sottolavello.

Come si installa un filtro da sottolavello

I filtri da sottolavello sono di facile installazione ma è sempre opportuno avvalersi di tecnici specializzati come gli idraulici.

Per installare un sistema da sottolavello per prima cosa è necessario effettuare una deviazione dell’acqua fredda così da avere la presa d’acqua sia per l’acqua fredda non filtrata sia per l’acqua fredda filtrata.

Una volta creata la deviazione sull’acqua fredda con l’apposito raccordo a Tee con chiusura d’arresto, è possibile creare la linea dell’acqua con i tubi per uso alimentare. Le connessioni rapide consento di innestare il tubo dalla chiusura d’arresto fino all’ingresso del filtro. A tal proposito dobbiamo sapere che ogni filtro ha la sua testata e che la cartuccia dev’essere innestata sulla testata dotata di attacco a baionetta.

Le testata hanno sempre degli innesti rapidi e una direzione obbligata sia per l’ingresso che per l’uscita dell’acqua per cui è molto importante verificare la freccia che indica il flusso dell’acqua.

Una volta innestato il tubo in ingresso e in uscita dalla testata il prossimo passo è quello di innestare il tubo al nostro rubinetto.

A tal proposito, possiamo utilizzare due diverse tipologie di rubinetto

  • rubinetto ad 1 via
  • rubinetto a 3 vie

I rubinetti ad 1 via richiedono un foro aggiuntivo sul lavello e sono dedicati all’erogazione della sola acqua filtrata. Viene associato pertanto ad un classico rubinetto a 2 vie per l’erogazione dell’acqua calda e fredda.

I rubinetti a 3 vie consentono, invece, di avere un unico punto d’erogazione senza dover effettuare un secondo foro sul lavello. Dallo stesso rubinetto è, dunque, possibile erogare acqua calda e fredda o acqua filtrata. All’interno dei rubinetti a 3 vie il canale dell’acqua filtrata è interamente separata dal canale dedicato all’acqua calda e fredda per evitare qualsiasi tipo di contaminazione.

Qualsiasi sia la scelta del filtro, avere un sistema da sottolavello consente di bere l’acqua del rubinetto in tutta sicurezza con un risparmio economico familiare di circa €200 e una riduzione di plastica nell’ambiente con oltre 500 bottiglie risparmiate.

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