Ecco tutte le informazioni per saperne di più sul bonus per l’acqua potabile previsto per il 2021 ed il 2022.
Che cos’è il bonus acqua potabile e a quanto ammonta?
Per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, è previsto un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti. (ma c’è di più).
È possibile utilizzare il bonus fino al 31/12/2022.
Nei dettagli (indice degli argomenti):
- Che cosa stabilisce il bonus acqua potabile?
- Come ottenere il bonus acqua potabile? In base a quali regole?
- Chi può usufruire dell’agevolazione?
- A quanto ammonta il bonus acqua potabile?
- Come bisogna pagare per poter usufruire del credito d’imposta?
- Com’è possibile utilizzare il credito d’imposta?
- Cosa deve fare la persona fisica per poter portare in compensazione il credito d’imposta?
- Cosa devono fare gli altri soggetti per portare in compensazione il credito d’imposta?
Che cosa stabilisce il bonus acqua potabile?
L’articolo 1 commi da 1087 a 1089, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, ha previsto, allo scopo di razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, un credito d’imposta fino al 50% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 ed il 31 dicembre 2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o adduzione di anidride carbonica alimentare finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti. Questo significa che può anche essere considerato un bonus per filtri e depuratori d’acqua, a tutti gli effetti.
Come richiedere il bonus acqua potabile? Cosa dice il decreto attuativo?
Il decreto attuativo del 16 giugno 2021 dell’Agenzia delle Entrate stabilisce le modalità con cui inoltrare le domande e di fruizione del bonus acqua potabile.
Per accedere al credito di imposta del 50% bisognerà compilare l’apposito modello disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Data l’importanza dell’obbiettivo di miglioramento dell’acqua corrente e della riduzione delle bottiglie di plastica, il bonus idrico non è subordinato alla presenza di un limite ISEE ma è accessibile a tutti, per immobili privati o commerciali.
Chi può usufruire dell’agevolazione?
- Gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti
- Persone fisiche non esercenti attività d’impresa
A quanto ammonta il bonus acqua potabile?
Il credito d’imposta, per ciascun beneficiario è fino al 50% delle spese complessive sostenute per l’acquisto e l’installazione dei prodotti. In ogni caso, l’ammontare complessivo delle spese non può essere superiore:
- per le persone fisiche non esercenti attività economica a 1.000,00 € per ciascuna unità immobiliare
- per gli altri soggetti a 5.000,00 € per ciascun immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale
Il credito d’imposta spetta nel limite complessivo di € 5 milioni per anno.
Come bisogna pagare per poter usufruire del credito d’imposta?
Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate per il Bonus Acqua potabile 2021-2022 prevede che il pagamento, come stabilito dall’articolo 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n.241, debba essere eseguito mediante bonifico bancario o postale o mediante un sistema di pagamento tracciabile (ad esempio carta di credito, prepagata o assegno).
Com’è possibile utilizzare il credito d’imposta?
– Per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo, nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento delle spese agevolabili e in quelle successive fino a quando non se ne conclude l’utilizzo ovvero in compensazione tramite modello F24
- dai soggetti diversi da quelli precedentemente descritti, in composizione tramite modello F24
Cosa deve fare la persona fisica per poter portare in compensazione il credito d’imposta?
- Documentare l’importo delle spese sostenute tramite fattura elettronica o documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito
- Comunicare dal 1° febbraio al 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento delle spese agevolabili all’Agenzia delle Entrate l’ammontare delle spese ammissibili sostenute nell’anno precedente tramite la modalità telematica. Il servizio web è disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate.
- Aspettare la ricevuta di presa in carico da parte dell’agenzia delle Entrate entro 5 giorni al massimo. Se la domanda viene scartata si troveranno anche le relative motivazioni e sarà possibile ritrasmettere la comunicazione corretta.
Cosa devono fare gli altri soggetti per portare in compensazione il credito d’imposta?
- Documentare l’importo delle spese sostenute tramite fattura elettronica o documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito
- Presentare il modello F24 esclusivamente tramite i servizi telematici resi disponibili dall’agenzia delle entrate, pena il rifiuto dell’operazione di versamento. Nel caso in cui l’F24 venga scartato, lo scarto è comunicato al soggetto che lo ha trasmesso mediante apposita ricevuta consultabile tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Per tutte le informazioni aggiuntive ed i moduli necessari all’invio della domanda per il bonus idrico è possibile visitare il sito dell’Agenzia delle Entrate
Non ci sono più scuse per rinunciare alla plastica, bere acqua buona e sicura del rubinetto di casa ed aiutare il nostro ambiente!
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