I principi dell’osmosi inversa
L’osmosi inversa è un metodo efficace per purificare l’acqua, rimuovendo contaminanti come batteri, virus, metalli pesanti e altre sostanze indesiderate. L’installazione di un sistema di osmosi inversa sotto il lavello della cucina migliora sensibilmente la qualità dell’acqua che arriva nelle nostre case e risolve problematiche importanti come l’eccesso arsenico, nitrati e pfas.
Prima di tutto, è necessario scegliere il sistema ad osmosi inversa che si intende acquistare. In commercio esistono diverse tipologie di sistemi ad osmosi inversa:
- Osmosi inversa con accumulo
- Osmosi inversa diretta
- Osmosi inversa diretta con attacchi bayo
Le tipologie di sistemi ad osmosi inversa
Osmosi inversa con accumulo
Partiamo dai sistemi ad osmosi inversa con accumulo. Questo genere di sistemi adottano, in genere, dei filtri a bicchiere come primi stadi di filtrazione. Questi filtri sono generalmente identificati come:
- filtro in polipropilene soffiato 5 micron 10″
- filtro carbon block AG 5 micron
- filtro GAC
Questi filtri hanno lo scopo di abbattere sedimentazione ed eventuale eccesso di cloro prima della membrana osmotica. A proposito di membrana, in quasi tutti i sistemi, la membrana adottata è da 50 GPD, con una portata ridotta a servizio del serbatoio d’accumulo. Dopo il serbatoio, infine, viene posizionato un post-filtro a carbone attivo, in questo caso un filtro in linea 2″ x 10″ per filtrare ulteriormente l’acqua dopo l’accumulo. Spesso è presente anche un sistema UV dopo il serbatoio. Questo avviene perchè la presenza di un serbatoio potrebbe essere causa di una proliferazione batterica se l’acqua rimane ferma per diversi giorni.
Pro e contro dei sistemi ad osmosi inversa con accumulo
- PRO. Portate di acqua accettabili anche in condizioni di poca pressione d’acqua in ingresso.
- CONTRO. Produzione di acqua osmotizzata inferiore rispetto ad altri sistemi e maggiori ricambi necessari
Osmosi inversa diretta
I sistemi ad osmosi inversa diretta sono i classici sistemi che abbiamo imparato a conoscere. Si tratta di sistemi dotati di una o due membrane che possono lavorare in serie o in parallelo. Le membrane adottate possono essere da 100 GPD o 180 GPD.
Per quanto riguarda i filtri, invece, spesso si adottano 2 filtri in linea:
- Filtro per sedimenti 2,5″ x 11″ 5 micron
- Filtro a carbone attivo 2,5″ x 11″ GAC
Il primo filtro viene posizionato come primo stadio di filtrazione ed ha il compito di abbattere materiale in sospensione fino a 5 micron. Successivamente viene utilizzato il filtro a carbone attivo. Questo stadio di filtrazione serve per affinare ulteriormente l’acqua e ridurre l’eventuale eccesso di cloro.
Questo genere di sistemi grazie alla presenza di 2 membrane, è in grado di erogare una maggior quantitativo di acqua osmotizzata: passiamo da 1,1 lt/min. qualora si adottino membrane da 100 GPD fino a produzioni di 1,5 lt/min in caso si adottino membrane più performanti da 180 GPD.
In questo caso, non avendo serbatoi, non viene aggiunto un sistema UV proprio perchè la tecnologia è quella della produzione diretta che non prevede ristagni d’acqua.
Pro e contro dei sistemi ad osmosi inversa diretta
- PRO. Produzione diretta senza serbatoio in grado di ottimizzare i consumi di acqua e di produrre un maggior flusso di acqua osmotizzata
- CONTRO. Necessario aprire la carenatura e agire sui raccordi ad innesto rapido per poter effettuare la sostituzione dei filtri e delle membrane
Osmosi inversa diretta con attacchi Bayo
I sistemi ad osmosi inversa diretta con attacchi Bayo sono i nuovi macchinari che adottano una tecnologia rinnovata sia per quanto riguarda i filtri che per quanto riguarda la membrana osmotica. La praticità di questi sistemi risiede nella capacità di produrre un maggiore quantitativo di acqua osmotizzata ottimizzando i consumi e aumentando le performance. Questo genere di sistemi adottano in genere un filtro combinato al cui interno è presente sia una parete filtrante da 5 micron sia la tecnologia del carbone attivo per ridurre cloro odori e sapori indesiderati. Successivamente, è presente una membrana osmotica da 600 GPD o 800 GPD con una capacità produttiva che può superare i 2 lt/min.
Nello specifico, i filtri che possiamo trovare in questo genere di sistemi sono:
- Filtro combi PP/GAC con attacco Bayo
- Membrana bayo 600 GPD oppure 800 GPD.
Il vantaggio ulteriore risiede nella praticità della manutenzione di questa tipologia di macchine. La sostituzione, infatti, sia del filtro che della membrana non richiede più di dover aprire la carenatura del macchinario ma è sufficiente sganciare l’attacco bayo agendo direttamente dall’esterno con una praticità mai vista fino ad oggi.
Pro e contro dei sistemi ad osmosi inversa con attacchi Bayo
- PRO. Estrema facilità di manutenzione e produzione di acqua osmotizzata migliorata
- CONTRO. Costo di manutenzione superiore rispetto ai classici sistemi
Come si installa un sistema ad osmosi inversa
L’installazione di un sistema ad osmosi inversa richiede pochi ma importanti passaggi. Prima di tutto facciamo un elenco degli strumenti che ci occorrono per una corretta installazione:
- Chiave regolabile
- Avvitatore e punta da 6mm + fresa da 3 cm
- Tubi flessibili
- Nastro di teflon
Vediamo step by step tutti i passaggi necessari per effettuare l’installazione di un sistema ad osmosi inversa sotto il lavello:
1. Chiudere l’acqua in entrata. Ogni operazione di installazione e manutenzione dei sistemi di trattamento acqua deve partire sempre dalla chiusura dell’acqua in ingresso.
2. Creare la deviazione sull’acqua fredda. I kit d’installazione prevedono sempre una Tee che consente di deviare l’acqua fredda e di creare una linea dedicata al nostro sistema di trattamento acqua. Utilizzare una chiave regolabile per svitare il flessibile del rubinetto e avvitarlo alla Tee.
3. Usare tutti raccordi per creare i collegamenti sul retro della macchina. Ogni kit installazione prevede dei raccordi ad innesto rapido per connettere i tubi sia in ingresso sia in uscita dalla macchina.
4. Installare la cravatta sul sifone del lavello e collegare il tubo dello scarto. Utilizzare una punta da 6mm con un avvitatore per creare un foro sul sifone che servirà per collegare lo scarico del sistema ad osmosi inversa.
5. Avvitare il riduttore sulla bombola CO2 (solo per sistemi che producono acqua frizzante). Se si tratta di un sistema per la produzione di acqua naturale e frizzante, è necessario avvitare i riduttore di pressione sulla valvola della bombola CO2 ricevuta.
6. Montare il rubinetto con il suo kit al lavello. Ora è il momento di posizionare il rubinetto sul lavello. Se avete deciso di utilizzare un rubinetto dedicato, è necessario effettuare un foro sul lavello del diametro di circa 3 cm. Una volta creato possiamo andare a fissare il rubinetto sul top del lavello.
7. Collegare tutti i tubi sulla macchina. A questo punto possiamo cominciare a creare la nostra linea in ingresso e uscita collegando i tubi sui raccordi ad innesto rapido sia in ingresso che in uscita.
8. Aprire l’acqua e avviare la macchina. Finiti i collegamenti possiamo andare ad aprire l’acqua e a verificare l’assenza di perdite. Una volta appurato questo possiamo avviare la macchina e, se presente, aprire il riduttore di pressione CO2 portando la pressione a 2-3 bar a seconda delle esigenze.
Seguendo attentamente questi passaggi, è possibile installare con successo un sistema di osmosi inversa sotto il lavello della cucina, migliorando così la qualità e la sicurezza dell’acqua potabile nella vostra casa. In caso aveste bisogno di aiuto è possibile contattare il nostro esperto direttamente su Whatsapp cliccando qui.