Il trattamento acqua è un fattore importante per poter utilizzare l’acqua che arriva nelle nostre abitazioni in modo sicuro evitando, così, di acquistare bottiglie di plastica al supermercato.
Ma se la nostra abitazione non è raggiunta dalla rete idrica?
Esistono molti casi in cui, soprattutto in piccolo borghi o case di campagna, l’acqua di rete non è disponibile e si ricorre, spesso, all’utilizzo dell’acqua di pozzo.
Rispetto all’acqua dell’acquedotto, ripetutamente controllata e trattata in modo da rispettare i parametri di legge per quanto riguarda la potabilità, l’acqua del pozzo non viene controllata e subisce continue variazioni organolettiche a causa dei continui cambiamenti delle falde acquifere.
L’acqua di pozzo. La prudenza non è mai troppa
Come dicevamo, l’acqua di pozzo è una soluzione per chi non è raggiunto dalla rete idrica comunale.
Va tenuto conto che l’acqua di pozzo può portare con sé degli “ospiti indesiderati”. Dobbiamo considerare l’acqua come un elemento che viene a contatto con diverse sostanze. Sabbia, argilla, virus, sono diverse le cause che possono modificare le caratteristiche organolettiche dell’acqua di pozzo. Inoltre, le falde acquifere sono spesso soggette a contaminazioni dovute dall’utilizzo di pesticidi, scarichi industriali ed altri prodotti utilizzati in agricoltura.
L’acqua di pozzo dev’essere, dunque, costantemente controllata attraverso delle analisi di laboratorio per intervenire tempestivamente con sistemi di trattamento acqua mirati.
Per evitare alcuni dei problemi riscontrabili nelle acque di pozzo, è importante, anche, valutare attentamente come e dove realizzare un pozzo.
È scontato che, per realizzare un pozzo, bisogna affidarsi a delle mani esperte. Bisogna tenere conto che possono essere presenti diverse falde a più livelli ed è importante realizzare un pozzo ben isolato in modo tale da evitare che si manifestino delle contaminazioni tra falde. Infatti, le falde più superficiali sono, spesso, più ricche di agenti inquinanti che possono contaminare la falda originale.
È bene, dunque, pescare l’acqua da un’unica falda.
Una volta installato, come abbiamo detto, è importante effettuare delle analisi costanti. L’acqua di pozzo può variare molto rapidamente in base a diversi fattori.
Una volta pescata, l’acqua viene spesso convogliata in serbatoi d’accumulo che vanno a servizio dell’utenza. Lo stoccaggio, in alcuni casi, è anch’esso fonte di possibili contaminazioni dell’acqua. Questo perché, a causa dello stoccaggio in serbatoi, talvolta per periodi prolungati, l’acqua può subire una proliferazione batterica. Per questo sono necessari degli interventi mirati per impedire questo fenomeno ed effettuare delle manutenzioni periodiche ai serbatoi, svuotandoli e pulendoli accuratamente.
Viste tutte queste problematiche cosa possiamo fare per impedire il passaggio di batteri nell’acqua prima che raggiunga la nostra casa?
Premesso che devono essere sempre fatte le analisi per conoscere bene le caratteristiche dell’acqua, un rimedio efficace è, indubbiamente, l’installazione di un sistema UV per acqua.
I sistemi UV sono un rimedio efficace per neutralizzare eventuali batteri presenti nell’acqua. Installati a monte di un impianto, devono essere dcelti in base a diversi fattori, come la portata.
La radiazione ultravioletta è un metodo di sterilizzazione che utilizza la luce ultravioletta per modificare il DNA dei microrganismi impedendo loro di riprodursi e di essere dannosi.
Quindi, un sistema UV è composto da una lampada inserita all’interno un quarzo che a sua volta viene posizionato al centro di un cilindro d’acciaio inox, attraverso il quale scorre l’acqua che dev’essere trattata.
I vantaggi dell’utilizzo dei sistemi UV sono diversi:
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– Non si utilizzano prodotti chimici
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– Il gusto e il sapore dell’acqua non vengono alterati
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– Sono sistemi economici
Per scegliere un sistema UV adeguato è necessario valutare la portata d’acqua richiesta. Il litri al minuto trattati da una lampada UV variano in base ai Watt.
In genere, il sistema UV viene montato dopo il serbatoio d’accumulo e prima che l’acqua arrivi all’utenza.
Per fare un esempio pratico, possiamo prendere in considerazione l’acqua di pozzo della casa in campagna della signora Maria.
L’acqua di pozzo viene stoccata in un serbatoio d’accumulo da 3000 litri e, successivamente, arriva all’utenza.
In una delle analisi effettuate dalla signora Maria, è emersa la presenza di una colonia batterica da trattare. Così, l’idraulico di fiducia della signora Maria ha suggerito di installare un sistema UV dopo il serbatoio d’accumulo.
Per capire la portata richiesta, l’idraulico ha effettuato un’attenta analisi dei consumi e ha valutato un consumo medio di 15 – 18 litri al minuto.
A queste condizioni, l’idraulico suggerisce alla signora Maria di installare un sistema UV da 25 Watt in grado di trattare fino a 19 litri al minuto.
Quindi, una volta installato, il sistema è in grado di neutralizzare la concentrazione batterica dell’acqua rendendola più sicura.
Dobbiamo sempre tenere presente che, nonostante l’installazione di un sistema UV, è sempre necessaria un’attenta analisi periodica dell’acqua per valutarne le caratteristiche e la qualità ed integrare eventuali altri sistemi di trattamento acqua.