Che cos’è una bombola CO2 monouso ad uso alimentare
La bombola CO2 monouso ad uso alimentare (al link precedente la nostra proposta) è anidride carbonica (e290) che rispetta i requisiti di purezza specifici per gli additivi alimentari.
L’anidride carbonica viene inserita all’interno delle bombole che mantengono inalterate le qualità del gas, evitando l’entrata di agenti inquinanti e di umidità che possano creare corrosione all’acciaio della bombola che potrebbe arrivare, così, perfino a rompersi.
Dimensioni delle principali bombole di CO2 ricaricabili
Il CO2 ad uso alimentare può essere inserito all’interno di bombole di diversi formati e con diversi attacchi, ricaricabili oppure usa e getta. Abbiamo ad esempio bombole CO2 per bevande monouso da 600 gr. o da 1,3 kg. In genere questa tipologia di bombole ha l’attacco M11x1 e una volta utilizzate vanno semplicemente smaltite nella differenziata insieme a plastica e metalli secondo le direttive del proprio Comune di appartenenza.
In commercio, però, si possono trovare anche bombole CO2 ricaricabili (al link la nostra offerta completa). Anche in questo caso, abbiamo la possibilità di avere bombole CO2 da diversi litri con tipologie di attacchi differenti.
Le bombole più piccole ricaricabili di solito sono da 425 gr. ed hanno l’attacco ACME. Questa bombola, viene utilizzata con la maggior parte dei gasatori in commercio come Sodastream, Imetec, Gas Up, Grohe blue, e tanti altri.
Esiste solo un’alternativa alla bombola CO2 da 425 gr. ricaricabile con attacco ACME con le stessa quantità di CO2 e le stesse misure; è la bombola con innesto rapido Sodastream. La differenza in casa Sodastream la fa il colore della bombola CO2: nel primo caso, con attacco ACME, l’etichetta è azzurra, nel caso dell’attacco quick Connect è rosa.
Detto questo, esistono altre tipologie di bombole CO2 ricaricabili più grandi in commercio. La bombola da 1 kg con attacco ACME o M11x1 e le bombole CO2 da 2kg-4kg e 10kg con attacco 21.8×1/14”.
A seconda dell’attacco della bombola CO2 avremo dei regolatori di pressione CO2 con cui andremo a scegliere la quantità di CO2 in uscita.
Questo fattore è molto importante se si considera che il CO2 viene utilizzato ad uso alimentare con gli apparecchi per le bevande gassate o l’acqua. Nell’acquariologia l’anidride carbonica evita la formazione di muffe ed alghe e crea l’ambiente ottimale per lo sviluppo delle piante che si trovano nell’acquario. Nel caso della birra con il riduttore di pressione possiamo regolare la potenza dell’erogazione della birra attraverso lo spillatore ed avere il giusto quantitativo di schiuma nel bicchiere.
Come funzionano le bombole CO2 monouso per bevande
La bombola di anidride carbonica per poter essere utilizzata in maniera corretta ha la necessità di sistemi di erogazione CO2. Per questo motivo le bombole CO2 vengono avvitate ad un riduttore di pressione tramite cui è possibile scegliere la quantità di CO2 in uscita ed il grado di frizzantezza della nostra bevanda.
La testina posta sulla sommità del riduttore serve proprio a questo. Un altro fattore estremamente importante per il corretto utilizzo della bombola CO2 monouso con attacco a vite è che la bombola venga stretta fino ad essere portata a battuta così da evitare micro perdite di CO2 e far svuotare la bombola prima del previsto. Attenzione, però, la bombola va avvitata solo con le mani senza l’utilizzo di attrezzi o strumenti particolari.
I vantaggi delle bombole CO2 monouso per bevande?
Le bombole CO2 monouso ad uso alimentare presentano diversi vantaggi. Il primo è sicuramente collegato all’ingombro minimo che hanno queste bombole sopratutto nella versione da 600gr. o ancora meglio le capsule che si utilizzano con i sifoni per fare la panna montata o per aggiungere la soda ad un drink. Queste cartucce CO2 monouso per soda maker sono in acciaio riciclabile così come le bombole co2 monouso, vanno smaltite con la plastica ed i metalli e ci consentono di dire addio alle inutile e pesanti casse d’acqua. Il CO2 che si trova al loro interno, inoltre, è certificato e controllato per garantirne i più alti standard di qualità. Le casse d’acqua, invece, spesso vengono stoccate in luoghi non idonei, sotto al sole e questo fa si che la plastica rilasci delle sostanze poco gradevoli all’interno dell’acqua che poi andremo a bere. La validità delle bombole CO2 monouso è di 3 anni dalla data di fabbricazione stampigliata sul corpo della stessa bombola CO2. Anche la quantità di bevanda frizzante che si può realizzare con una bombola CO2 monouso da 600gr e/o da 1,3 kg non è affatto male se si considera che si possono riuscire a realizzare dagli 80 ai 180 lt di acqua frizzante con una sola bombola. Va da se, quindi, che in questo modo si potrà ottenere anche un bel risparmio annuo sull’acquisto dell’acqua in bottiglia e molto meno ingombro paragonato a quante casse d’acqua ci vorrebbero per fare quello che fa una singola bombola. Le cartucce CO2 monouso che trovate in vendita da noi, inoltre, vengono solo da produttori di bombole CO2 italiani. In questo modo il CO2 viene prodotto, sigillato e testato interamente in bombole realizzate in Italia come garanzia dei più alti standard qualitativi alimentari.
Perché scegliere le bombole CO2 monouso rispetto a quelle ricaricabili
Le bombole CO2 monouso vengono scelte spesso dai nostri clienti al posto delle bombole CO2 ricaricabili per vari motivi. Sicuramente sono più facili da smaltire una volta esaurite poiché possiamo gettarle con la plastica ed i metalli secondo le direttive di smaltimento del proprio comune di appartenenza. Le bombole CO2 ricaricabili, invece, devono essere portate presso l’isola ecologica per lo smaltimento. Un altro motivo per cui le maggiori parte della gente opta per la bombola monouso è che il costo iniziale da sostenere per l’acquisto del prodotto è più basso. In media una bombola CO2 monouso da 600 gr. Sta intorno alle 15,00/18,00 € mentre acquistare per la prima volta una bombola ricaricabile va da 23,00 € quella più piccola da 425 gr. fino a 170 € o più per una bombola CO2 da 4kg. Meno CO2 perciò e costo iniziale più alto. C’è da aggiungere anche che non tutti i distributori di bombole CO2 consentono di acquistare la bombola CO2 ma propongono magari il noleggio della bombola non rendendo il cliente libero di decidere dove ricaricare il CO2 e chiedendo la restituzione della bombola una volta interrotto il rapporto di acquisto.
Come scegliere la giusta bombola CO2 per le tue esigenze
La prima distinzione che dobbiamo prendere in considerazione riguarda l’utilizzo della bombola CO2, ad uso domestico o commerciale. Per quanto riguarda la dimensione della bombola CO2 ad uso domestico possiamo prendere come riferimento i numeri dei componenti della famiglia e le preferenze che ci sono nel nucleo familiare. Ad esempio, capire quante persone sono più propense a bere acqua frizzante piuttosto che acqua naturale. Poi, ci sono anche dei periodi dell’anno, tipo in primavera ed estate, in cui il caldo fa aumentare il consumo di acqua in generale e dell’acqua frizzante in particolare. Un’altro elemento è il grado di frizzantezza che vogliamo dare alla nostra acqua e se utilizziamo la bombola CO2 con un refrigeratore dotato di banco frigo oppure con un gasatore tipo Sodastream senza il banco del freddo. Partendo dal presupposto che la gasatura per avvenire in maniera ottimale ha necessità del freddo, con un refrigeratore avremo un’acqua frizzante in base a come la desideriamo consumando meno CO2 per realizzarla. Un discorso diverso, invece, va fatto per tutte quelle attività come ristoranti, bar o caffetterie che vogliono realizzare un’acqua frizzante a km0. Ovviamente, anche in questo caso il numero di coperti e la stagione incidono sul consumo della bombola CO2 ma in linea generale una bombola CO2 ricaricabile è sicuramente più consigliata per questa tipologia di attività. Questo, infatti, è anche il caso della bombola CO2 per birra. Abbiamo già visto come l’utilizzo del CO2 possa essere importante in fase di carbonatazione, per ottenere il giusto quantitativo di schiuma nel bicchiere in modo da preservarne il gusto e le caratteristiche organolettiche ed avere la giusta spinta durante l’erogazione del prodotto. Potremmo dire, in pratica, che le bombole di anidride carbonica in questo caso, vengono utilizzate come dei piccoli serbatoi di CO2 per drink.
Consigli per l’utilizzo sicuro ed affidabile delle bombole CO2 monouso.
Sia che si tratti di bombole CO2 monouso che di bombole ricaricabili la prima cosa da fare è controllare che la bombola rispetti i requisiti della normativa e290 e HACCP per quanto riguarda l’utilizzo di CO2 per produrre gas carbonico ad uso alimentare. Le bombole Co2 monouso, inoltre, hanno una data di fabbricazione stampigliata sopra che ci aiuta a capire quando sarà la data di scadenza della bombola acquistata, 3 anni dopo la sua produzione. Le bombole CO2 che non vengono utilizzate nell’immediato vanno tenute in un luogo fresco ed asciutto al riparo dalle fonti di calore. Quando andiamo ad avvitare la bombola sul nostro riduttore di pressione CO2 dobbiamo farlo utilizzando esclusivamente le mani senza l’uso di attrezzi e dobbiamo portare la bombola a battuta così da non avere perdite dalla bombola. Mentre avvitiamo dobbiamo farlo in maniera veloce, cercando di evitare di mandare il gas che potrebbe fuoriuscire nelle mani perchè è un gas gelido che potrebbe provocare delle ustioni.
I migliori produttori di bombole CO2 monouso per bevande.
I migliori produttori di CO2 rispettano tutte le direttive europee per quanto riguarda la produzione di gas refrigerante ad uso alimentare. Qualora utilizzino gas importato controllano che sia stato importato con regolari quote F-GAS. Deve essere presente il REACH, scheda di sicurezza del prodotto che riguarda la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche. L’etichetta della bombola CO2 monouso inoltre deve rispettare le direttive europee CLP che stabilisce non solo i criteri di classificazione di pericolo ma dispone, anche, gli elementi per l’etichettatura e l’imballaggio delle sostanze e delle miscele pericolose. La bombola, inoltre, deve essere certificata T-PED che disciplina la progettazione, fabbricazione e la valutazione di attrezzature a pressione trasportabili, per garantirne la sicurezza e consentirne la libera circolazione nel mercato comunitario. Questi prodotti devono riportare una particolare marcatura, indicata con il simbolo π, obbligatoria per la messa in servizio e la commercializzazione all’interno dell’Unione Europea.
Il fattore, però, più riconoscibile per verificare che una bombola CO2 monouso sia di buona qualità è sicuramente il prezzo. Questo prodotto, infatti, così come le attrezzature di bevande gassate, i materiali per il trattamento acqua e più in generale tutti i prodotti che si trovano in vendita in commercio non devono avere un prezzo troppo basso o non in linea con la media Europea. Prezzo troppo basso uguale scarsa qualità e non rispetto delle regole fondamentali che vigilano e regolano il mercato.
I fattori da considerare quando si acquistano bombole CO2 monouso per bevande
Volendo riassumere quanto detto sopra in maniera veloce, chiara e sintetica i fattori da considerare quando si acquistano bombole CO2 monouso sono:
- l’utilizzo della bombola CO2, uso domestico o commerciale?
- Useremo la bombola CO2 per fare l’acqua frizzante o la birra o altre bevande gassate?
- Quante persone bevono quotidianamente acqua frizzante in famiglia o quanti coperti ho nella mia attività ho.re.ca?
- In che periodo dell’anno mi trovo? In primavera ed estate di solito aumenta il consumo di acqua e soprattutto di acqua frizzante
- Il prezzo della bombola CO2 è in linea con quello del mercato europeo?
- La bombola riporta tutte le diciture di sicurezza necessarie a garantire la sua qualità e la sua idoneità per l’uso alimentare?
Insomma, qualche domanda, come si fa sempre quando si acquista qualsiasi prodotto dobbiamo farcela e queste saranno sicuramente d’aiuto per il vostro prossimo acquisto di una bombola CO2 sia che sia monouso che ricaricabile e noi speriamo di esservi stati d’aiuto come sempre nella ricerca del prodotto più adatto alle vostre esigenze e di essere inseriti, magari, i tra i negozi di attrezzature per bevande che contatterete in futuro.
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