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Il trattamento acqua per gli impianti termici.

Le riserve idriche nel mondo. Numeri di un progressivo cambiamento

Il trattamento dell’acqua è un settore in forte sviluppo spinto dalla crescente consapevolezza delle persone che sia necessario migliorarne la qualità e preservare l’ambiente.

In quest’ottica si stanno muovendo le istituzioni che sempre più dedicano i propri sforzi ad incentivare l’utilizzo dei sistemi di trattamento acqua per migliorare l’efficienza energetica delle nostre case e per ridurre sensibilmente l’inquinamento ambientale.

Pensate all’emergenza idrica che sta coinvolgendo ogni anno sempre più Stati nel mondo.

Si stima che dei 1,4 miliardi di Km3 di acqua nel Pianeta, solo il 2,5% è costituito da acqua dolce. Di questa percentuale, circa il 70%, ovvero 24 milioni di Km3, è concentrato sotto forma di ghiacciai e neve nelle regioni montuose e nei due poli della Terra.

In definitiva, solo l% dell’acqua del nostro Pianeta è collocata nelle nostre falde, sotto forma di umidità del suolo e acqua superficiale. L’acqua che abbiamo a disposizione è molto poca ed è in continuo aumento il suo consumo, spesso con grande spreco.

Dobbiamo considerare, anche, un altro fattore. Gli episodi di siccità in Europa sono aumentati considerevolmente se paragonati al decennio dal 1970 al 1980, così come evidenziato dalla Commissione Europea ne “La direttiva quadro sulle acque dell’UE”.

Come si può vedere dal grafico, gli episodi di siccità sono considerevolmente aumentati in tutta la zona europea con un considerevole calo progressivo di acqua a disposizione dell’uomo.

Proviamo ad approfondire. Ognuno di noi per fare una doccia consuma 45 litri d’acqua, quasi il doppio per lavare il bucato in lavatrice. Altri 6-8 litri d’acqua li utilizziamo nel corso della giornata per prepararci un pasto. In un anno ogni italiano utilizza per uso civile in media 152 metri cubi d’acqua, molto più di Spagna (127), Regno Unito (113) e Germania (62). Numeri importanti che ci fanno capire in che direzione stiamo andando.

Nonostante il nostro sia uno tra i Paesi con la più grande riserva idrica, sono tanti gli sprechi che ogni giorno fanno disperdere migliaia di metri cubi di acqua. 

Attenzione al prossimo dato. Di tutta l’acqua potabile immessa nei 500 mila km di rete di distribuzione italiana, il 41,4% viene buttato. In un solo anno si sprecano 3,45 miliardi di metri cubi d’acqua. Un’enormità.

Se guardiamo alle Regioni il dato è drammatico: in Friuli, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Sardegna e Sicilia le perdite arrivano fino al 60% ed in alcuni casi superano questo dato,  con un inesorabile trend in crescita.

La maglia nera va a Frosinone dove si spreca il 75% dell’acqua che dovrebbe arrivare nelle abitazioni mentre la città più virtuosa è Macerata dove si spreca “solo” l’8,6% dell’acqua nel tragitto tra l’impianto di erogazione e le abitazioni.

Questi numeri devono farci riflettere per porre rimedio prima che sia troppo tardi attraverso un uso più consapevole dell’acqua ed una riduzione sistematica degli sprechi. 

Il trattamento acqua per gli impianti termici. Normative e soluzioni per migliorare l’efficienza energetica.

Di fronte a questo allarme crescente, in un’ottica di miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti termici per ridurre gli sprechi di acqua e diminuire l’inquinamento atmosferico, l’Unione Europea ha pubblicato l’UNI 8065. Questa normativa ha lo scopo di fissare i limiti dei parametri chimici e chimico-fisici delle acque negli impianti termici ad uso civile per ottimizzare il rendimento e la sicurezza e ridurre, così, i consumi energetici.

E in Italia? Con il DM del 26 giugno 2015, il Ministero dello Sviluppo Economico ha introdotto delle condizioni generali necessarie per migliorare il rendimento energetico delle nostre abitazioni.

Per quanto riguarda l’acqua destinata al riscaldamento, è necessario installare un condizionante chimico per potenze fino a 100 KW. Se, invece, abbiamo una potenza superiore (pensiamo ai condomini) ed una durezza superiore ai 15°f è necessario installare un addolcitore a monte dell’impianto per ridurre la durezza.

Nel riquadro che segue vengono sintetizzate le disposizioni riguardanti il trattamento acqua per gli impianti termici:

Come si può vedere, il DM del 26 giugno 2015 ha imposto dei parametri specifici da rispettare per ridurre l’inquinamento ed ottimizzare l’utilizzo dell’acqua dei nostri impianti trattandola in modo appropriato e migliorando l’efficienza delle nostre abitazioni.

Qualunque sia la natura della nostra acqua, è importante trattarla per migliorarne le qualità ed evitare che possa essere inutilmente sprecata.

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