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L’addolcitore ad uso domestico: prezzo medio e funzioni

Il calcare è un problema sempre più rilevante nell’acqua che arriva nelle nostre case.

Le incrostazioni di calcare, infatti, possono essere causa di rotture nei nostri elettrodomestici più utilizzati, come lavatrice e lavastoviglie.

Anche le caldaie sono a rischio incrostazioni e le riparazioni da calcare sono spesso molto dispendiose per le famiglie.

A conferma dell’importanza di trattare il calcare per evitare incrostazioni e consumi energetici elevati, già con il DPR 59/2009 si era introdotto per gli impianti termici l’obbligo di trattamento acqua, come filtri in polifosfati e addolcitori.

In che modo il calcare influisce sulle prestazioni energetiche?

Il calcare, come sappiamo, si deposita lungo le tubature soprattutto all’aumento della temperatura. Proprio per questo gli effetti maggiori li riscontriamo nelle caldaie, nelle lavatrici e nelle lavastoviglie. Il calcare tende a depositarsi lungo le pareti dei tubi e nello scambiatore della caldaia. La patina che si crea riduce la capacità di riscaldamento dell’acqua con la conseguenza di avere maggiore necessità di energia per raggiungere la temperatura desiderata. In poche parole, il calcare causa un aumento dei consumi di gas e di energia elettrica.

Questo aumento dei consumi non solo ha un impatto sulle bollette, e quindi sull’economia familiare, ma anche sull’ambiente, con emissioni di CO2 maggiori.

L’addolcitore di acqua. Soluzione completa contro il calcare

L’addolcitore domestico è un macchinario molto utile per abbattere la durezza nell’acqua.

Montato a monte dell’impianto di casa, l’addolcitore garantisce l’erogazione di acqua priva di calcare o con un livello di calcare molto basso. Dobbiamo ricordarci che abbiamo sempre bisogno di una quantità minima di calcare nell’acqua per evitare che la stessa possa corrodere le nostre tubature.

In genere, si stima che la durezza dell’acqua ottimale vari tra i 5°f e i 12°f, una quantità, questa, che non incide sul corretto funzionamento dei nostri elettrodomestici e delle nostre caldaie.

L’addolcitore è dunque uno strumento molto utile che va a servizio di tutto l’impianto domestico. Infatti, se installato a monte dell’impianto, produce acqua addolcita in tutta casa preservando non solo gli elettrodomestici ma anche tutti i rubinetti e gli scarichi presenti in casa.

Il funzionamento dell’addolcitore è molto semplice. L’acqua che entra dentro il macchinario viene trattata da delle resine cationiche forti le quali sono in grado di trattenere il calcare e di rilasciare sodio nell’acqua. Una volta saturate, le resine vengono rigenerate automaticamente dall’addolcitore attraverso l’utilizzo della salamoia, una soluzione di acqua e sale che dev’essere sempre a disposizione del macchinario.

Il lavaggio delle resine, dunque, avviene in maniera automatica grazie ad una valvola elettronica che ne gestisce tutto il funzionamento. Una volta impostata, la valvola è in grado di effettuare la rigenerazione o al raggiungimenti dei litri impostati (in questo caso si chiama rigenerazione volumetrica) o sulla base dei giorni impostati (in questo caso si chiama rigenerazione a tempo).

L'addolcitore domestico elimina il calcare dall'acqua

Le migliori valvole sono quelle che consentono la rigenerazione sia a tempo che a volume, che consentono di rigenerare le resine o al termine del tempo indicato o del volume d’acqua impostato.

L’utente che decide di installare un addolcitore deve tenere in considerazione due fondamentali manutenzioni. La prima riguarda la salamoia. Come abbiamo detto, l’addolcitore per funzionare ha bisogno della salamoia. Il tino sale, che può essere integrato negli addolcitori combinati e a parte negli addolcitori doppio corpo, dovrà sempre avere acqua e sale necessari per effettuare la rigenerazione. Se l’acqua viene caricata direttamente dall’addolcitore, il sale dev’essere caricato dall’utente. Unica regola valida, il livello del sale dev’essere sempre superiore al livello dell’acqua. Se vedete che l’acqua supera il livello del sale allora caricate altro sale.

La scelta del sale, inoltre, è un aspetto di non poco conto. Così come per il pellet, la scelta di sale di buona qualità è essenziale per consentire all’addolcitore di lavorare bene e a lungo. Il sale che è opportuno utilizzare dovrebbe essere in pastiglioni grossi e dal colore bianco candido che in genere si aggira dalle €6,00 alle €10,00 a sacco. 

Il rischio di utilizzare un sale di bassa qualità è quello di  ottenere una salamoia con molti residui che possono intasare il pozzetto di aspirazione e rovinare le resine stesse.

Dicevamo che ci sono due manutenzioni fondamentali. La seconda riguarda la sanificazione delle resine. Il metodo migliore per sanificare le resine è utilizzare dei prodotti a base di cloro da aggiungere nel pozzetto salamoia. Questo processo dev’essere effettuato ogni 6 mesi o al massimo ogni 10 mesi. La sanificazione può avvenire anche grazie al produttore di cloro, un accessorio indispensabile che, grazie all’elettro in titanio di cui è dotato, è in grado di sanificare le le resine ad ogni rigenerazione effettuando la separazione di Na+ Cl- (cloruro di sodio) liberando così lo ione di cloruro presente nella salamoia.

Addolcitore acqua. Il prezzo

Gli addolcitori per acqua hanno un prezzo variabile tra le €500 fino a superare le €1000.

I prezzi dipendono dalla grandezza del macchinario e soprattutto dal quantitativo di resine presente. Per intenderci, un addolcitore ad uso domestico ha un quantitativo di resine che varia tra i 7 litri ed i 30 litri. Un addolcitore, invece, destinato ad uso commerciale o a servizio di un condominio avrà un quantitativo di resine che può variare dai 40 litri fino ai 200 litri. 

Chiaramente, un addolcitore domestico sarà in grado di soddisfare le esigenze idriche di una famiglia mentre un addolcitore pensato per un condominio dovrà soddisfare esigenze più importanti in termini di litri/minuto.

La scelta dell’addolcitore e il relativo prezzo dipendono anche dalla durezza in ingresso.

Maggiore, infatti, è la durezza da abbattere e maggiore sarà il quantitativo di resine necessario per il corretto funzionamento dell’addolcitore.

In genere, si tende a stimare per una famiglia una addolcitore con 18 o 30 litri di resina per una spesa che varia dalle €650,00 alle €780,00.

Se consideriamo che l’addolcitore, se correttamente manutenuto, ha una vita media di 15 anni, l’investimento iniziale è ampiamente ripagato se pensiamo ai problemi di calcare evitati e al risparmio in termini di consumi e di manutenzione degli elettrodomestici.

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